sabato 24 dicembre 2016
mercoledì 21 dicembre 2016
lunedì 12 dicembre 2016
LE CIARAMELLE
1. Cosa sono le ciaramelle di cui si parla nella poesia?
2. Da dove sono venute?
3. In che momento della giornata sono state udite dall'autore?
4. Cosa fanno le persone quando odono le ciaramelle?
5. A cosa viene paragonata la terra?
6. Cosa sembrano fare le stelle?
7. Analizza gli elementi della poesia (versi, strofe, rima)
8. Scrivi la parafrasi del testo e analizza il linguaggio usato.
BREVE
BIOGRAFIA DELL’AUTORE GIOVANNI PASCOLI
Nacque nel 1855 a San Mauro di Romagna ed era quarto di 10 figli. Fin da
piccolo ebbe buoni insegnanti che gli trasmisero la passione per i classici.
Purtroppo nel 1867 il padre fu assassinato tornando da un viaggio a Cesena, e questo
gli segnò la fine dell’infanzia e l’ingresso al mondo degli adulti. Nel giro di
pochi anni morirono altri parenti e per Pascoli si era rotto ciò che lui
definiva “nido” familiare. Intanto le condizioni economiche stavano peggiorando
però grazie ad una borsa di studio riuscì a continuare gli studi a Bologna nella
facoltà di lettere. Però durante questi anni visse in un periodo di crisi, preoccupato
per le difficoltà economiche e per la lontananza dalla famiglia. Pascoli fu arrestato
per aver partecipato a una manifestazione a favore degli anarchici, ma fu presto
liberato grazie all’aiuto di Giosuè Carducci. Pascoli finì gli studi, si laureò
e iniziò ad insegnare latino e greco. A 38 anni pubblicò Myricae, una raccolta poetica. In seguito comprò una casetta a
Castelvecchio dove visse con suo sorella Maria e cerco di ricostruire il nido
familiare. A 50 anni fu nominato insegnante di lettere all’università di
Bologna come successore di Carducci. Nell’ultimo periodo della sua vita scrisse
altre opere come i Canti di Castelvecchio
e morì di malattia a 57 anni.
venerdì 9 dicembre 2016
Dal discorso diretto al discorso indiretto
Nel passaggio dal discorso diretto al discorso indiretto sono necessari alcuni cambiamenti:
• scompaiono i due punti e le virgolette;
• quando il verbo della reggente è al presente o al futuro non si ha alcun cambiamento nei tempi passando dal discorso diretto al discorso indiretto:
Marta dice: "me ne vado" → Marta dice che se ne va;
Marta dirà: "me ne vado" → Marta dirà che se ne va.
• quando il verbo della reggente è al passato, la trasformazione del discorso diretto in discorso indiretto comporta un cambiamento nel verbo della proposizione dipendente:
– se il verbo della dipendente è al presente⇒ il presente diventa imperfetto:
Luca disse (verbo della reggente al passato): "ho fame" (verbo della dipendente al presente)→ Paolo disse che aveva fame (verbo della dipendente all’imperfetto);
– se il verbo della dipendente è al futuro⇒ il futuro diventa condizionale passato:
Luca disse: "tra una settima partirò" → Luca disse che tra una settimana sarebbe partito;
– se il verbo della dipendente è al passato ⇒ il passato diventa trapassato:
Luca disse: "sono andato al cinema" → Luca disse che era andato al cinema.
• i pronomi personali e possessivi di prima e seconda persona diventano di terza persona;
• le forme verbali di prima e seconda persona diventano di terza persona:
Laura dice a Marta: "io vorrei una giacca come la tua" → Laura dice a Marta che lei vorrebbe una giacca come la sua.
Altri cambiamenti possono essere necessari nei dimostrativi e in altre espressioni che collocano le frasi nello spazio e nel tempo, per esempio:
• questo diventa → quello;
• qui diventa → lì;
• ora diventa → allora;
• oggi diventa → quel giorno;
• ieri diventa → il giorno prima;
• domani diventa → il giorno dopo.
Laura disse: "domani voglio leggere questo libro" → Laura disse che il giorno dopo voleva leggere quel libro.
Esercitazione jesi
da "La teca didattica"
impariamo insieme
regole
martedì 29 novembre 2016
Il testo narrativo: fabula e intreccio.
Un artificio importante nel testo narrativo è l'articolazione che lo scrittore opera sugli eventi.
E' molto frequente infatti che il narratore alteri l'ordine cronologico dei fatti (questo accade quando la storia non viene narrata dall'inizio, ma da un momento qualsiasi del suo svolgimento, o addirittura dalla fine).
Abbiamo visto che le due tecniche narrative che permettono lo spostamento nel tempo sono FLASHBACK o FLASHFORWARD.
RICORDA:
per FABULA si intende l'insieme degli avvenimenti narrati secondo il loro ordine temporale;
per INTRECCIO si intende l'insieme degli avvenimenti secondo l'ordine con cui li ha disposti l'autore della narrazione.
per FABULA si intende l'insieme degli avvenimenti narrati secondo il loro ordine temporale;
per INTRECCIO si intende l'insieme degli avvenimenti secondo l'ordine con cui li ha disposti l'autore della narrazione.
Individua i fatti del testo riquadrato sopra, poi scopri fabula ed intreccio.
domenica 27 novembre 2016
Aggettivi interrogativi e esclamativi
interrogativi_esclamativi.pdf
agg e pron interrogativi loescheragg e pron interrogativi ed esclamativi latecadidattica.it
tabella animata aggettivi ufottoleprotto
martedì 22 novembre 2016
Gli aggettivi indefiniti
Gli aggettivi e i pronomi indefiniti indicano una quantità indefinita.
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aggettivi e pronomi zanichelli
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domenica 20 novembre 2016
Autunno: il testo descrittivo!
Vi chiedo scusa, ma è più forte di me; come si può resistere ad una tale meraviglia?
So che abbiamo tanti lavori avviati, ho tentato di passare oltre, ma non possiamo lasciarci sfuggire lo spettacolo che ci circonda!
Dobbiamo fermarci un attimo!
Apriamo la finestra, facciamo un bel respiro e lasciamo andare la penna: usate liberamente la tecnica che preferite (accumulo d'immagini, flashback, dal generale al particolare o viceversa, figure retoriche o meno....) l'importante è FERMARSI A PARLARE DELL'AUTUNNO!
Partiamo da alcuni esempi
venerdì 18 novembre 2016
Edmodo
Eccoci all'opera con i nostri dispositivi tecnologici.
Nonostante i capricci di internet, proviamo ad usare Edmodo come piattaforma su cui scambiare compiti e messaggi.
Qui trovate le istruzioni per l'accesso.
domenica 13 novembre 2016
Aggettivi e pronomi numerali
I numerali costituiscono
una categoria eterogenea, infatti possono essere aggettivi (la quinta fila), pronomi (entrambi vanno
a scuola) oppure sostantivi (il due è
un numero pari).
I numerali indicano una quantità
numerica precisa e si distinguono in
cardinali (uno, due, tre,
ecc.),
ordinali (primo, secondo, terzo,
ecc.),
moltiplicativi (doppio, triplo,
ecc.),
distributivi (a due
a due, tre per volta,
ecc.)
collettivi(decina, dozzina,
ecc.).
spiegazione Zanichelli
aggettivi "in numero"
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Scheda noi nonni
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Scheda noi nonni
giovedì 10 novembre 2016
Impariamo ad usare il Writer di LibreOfifice
Uso di LibreOffice
1)Gestire la formattazione del testo in Writer2) In Writer, creare un nuovo documento, gestire la pagina con le sue impostazioni
domenica 6 novembre 2016
Il riassunto
Come fare un riassunto
Le
regole per scrivere un buon riassunto sono:
1)
Leggere attentamente il testo.
3) Capire
il senso del racconto (magari utilizzare il vocabolario per
assicurarsi di aver capito anche i termini sconosciuti).
4)
Rileggere e dividere in sequenze (narrativa, descrittiva, dialogata…) cercando
di capire il contenuto essenziale.
5)Sottolineare
le parti importanti.
6)
Collegare le varie parti con congiunzioni adeguate. (Mentre scrivo il
riassunto, controllo che i legami delle frasi siano corretti).
7) Rileggere
con attenzione, controllando la correttezza, il senso generale (forma) e le
informazioni essenziali alla comprensione del testo.
Attenzione
però... è importante:
·
Non usare mai la prima persona, ma la terza singolare o plurale
·
Scegliere un tempo verbale e mantenerlo
·
Non usare mai il discorso diretto, ma se serve, trasformarlo
in discorso
indiretto.
martedì 1 novembre 2016
I dimostrativi
Gli aggettivi DIMOSTRATIVI determinano la POSIZIONE del nome a cui si riferiscono rispetto a chi parla o ascolta.
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Sono aggettivi e pronomi dimostrativi:
- questo, che indica vicinanza rispetto a chi parla o a chi ascolta;
- questo, che indica vicinanza rispetto a chi parla o a chi ascolta;
- quello, che indica lontananza nello spazio e nel tempo;
- codesto, meno frequente, che indica cosa o persona vicina a chi parla;
- stesso, medesimo, tale e costui, colui, ciò.
Gli aggettivi e i pronomi concordano nel genere e nel numero con il nome a cui si riferiscono o sostituiscono.
Tale è invariabile solo nel numero.
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lunedì 31 ottobre 2016
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