1. Cosa sono le ciaramelle di cui si parla nella poesia?
2. Da dove sono venute?
3. In che momento della giornata sono state udite dall'autore?
4. Cosa fanno le persone quando odono le ciaramelle?
5. A cosa viene paragonata la terra?
6. Cosa sembrano fare le stelle?
7. Analizza gli elementi della poesia (versi, strofe, rima)
8. Scrivi la parafrasi del testo e analizza il linguaggio usato.
BREVE
BIOGRAFIA DELL’AUTORE GIOVANNI PASCOLI
Nacque nel 1855 a San Mauro di Romagna ed era quarto di 10 figli. Fin da
piccolo ebbe buoni insegnanti che gli trasmisero la passione per i classici.
Purtroppo nel 1867 il padre fu assassinato tornando da un viaggio a Cesena, e questo
gli segnò la fine dell’infanzia e l’ingresso al mondo degli adulti. Nel giro di
pochi anni morirono altri parenti e per Pascoli si era rotto ciò che lui
definiva “nido” familiare. Intanto le condizioni economiche stavano peggiorando
però grazie ad una borsa di studio riuscì a continuare gli studi a Bologna nella
facoltà di lettere. Però durante questi anni visse in un periodo di crisi, preoccupato
per le difficoltà economiche e per la lontananza dalla famiglia. Pascoli fu arrestato
per aver partecipato a una manifestazione a favore degli anarchici, ma fu presto
liberato grazie all’aiuto di Giosuè Carducci. Pascoli finì gli studi, si laureò
e iniziò ad insegnare latino e greco. A 38 anni pubblicò Myricae, una raccolta poetica. In seguito comprò una casetta a
Castelvecchio dove visse con suo sorella Maria e cerco di ricostruire il nido
familiare. A 50 anni fu nominato insegnante di lettere all’università di
Bologna come successore di Carducci. Nell’ultimo periodo della sua vita scrisse
altre opere come i Canti di Castelvecchio
e morì di malattia a 57 anni.
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